Nel mondo professionale e in quello del fai da te, le viti rappresentano il fattore fondamentale da usare e impiegare a seconda del lavoro che si deve svolgere. Le tipologie a disposizione sono tantissime, ognuna delle quali con caratteristiche e funzioni differenti.
Facciamo insieme chiarezza sul tipo di uso, materiale e caratteristiche delle viti da scegliere per lavori professionali e fai da te?
Caratteristiche per scegliere le viti
Esistono diverse tipologie di viti, ognuna delle quali studiate appositamente per poter svolgere lavori fai da te oppure professionali. Una invenzione basata sulla sicurezza, adattabilità e versatilità di alto livello.
I criteri da considerare nella scelta sono:
- I materiali che vengono impiegati e dove viene inserita la vite
- Resistenza e spessore del supporto
- Materiale della vite
- Limiti di strappo e/o distorsione, che si ritrovano nella meccanica durante l’uso
- Peso del carico che la vite deve sostenere.
In linea generale, si deve considerare che maggiore sarà il diametro della vite e maggiore sarà la resistenza allo strappo oltre che la distorsione. Lo stesso discorso vale per la sua lunghezza, che resisterà più o meno alla forza applicata.
Come anticipato, la vite ha infinite caratteristiche tecniche studiate appositamente per il tipo di lavoro che deve essere svolto:
- Forma della sua testa
- Il tipo di passo e/o filettatura
- Il diametro in mm
- Lunghezza con espressione in mm.
La testa delle viti è differente, ovvero:
- Viti a testa piana svasata che vengono utilizzate per il materiale morbido. In questo caso la testa entra all’interno del materiale durante il suo avvitamento;
- Viti tonde dove la testa resta in superficie, ideali per legno e metallo;
- Piatte, con la testa che non ha un innesto a disposizione e resta in superficie.
Composizione delle viti, materiali e impieghi
Come sopra argomentato, le viti sono tante e differenti tanto che possono essere impiegate in diversi ambiti. Ci sono altre considerazioni da fare per scegliere la vite giusta per il proprio lavoro:
- Viti da legno e/o agglomerato, con proprietà particolari che consentono l’avvitamento senza preparare un foro. Filettate e appuntite per tutta la lunghezza non rovinano il legno;
- Viti da cartongesso, con punta e di colore nero per essere ancora più riconoscibili. La loro particolarità è avere la testa svasata e un innesto a croce;
- Viti per lamiera che sono simili a quelle del legno, seppur composte da un materiali completamente differente. Hanno, ovviamente, una punta specifica per oltrepassare la lamiera e sono in grado di realizzare un foro o segno pronunciato;
- Viti autofilettanti, che vengono utilizzate per una lamiera fine come l’alluminio o la plastica. Si caratterizzano per la capacità di perforare il materiali durante l’avvitamento. Hanno diverse funzioni e utilizzi, per questo si possono presentare con una testa svasata – bombata oppure esagonale;
- Viti per PVC e infissi, che hanno la proprietà di avvitarsi al supporto senza alcun tassello;
- Viti da cemento, con una filettatura larga o mista studiate appositamente per evitare l’uso dei tasselli.